I sistemi di assistenza alla guida, meglio conosciuti con l’acronimo ( Adas ) sono una realtà consolidata già da diversi anni su molte vetture in circolazione, ma da maggio 2022 dovranno essere disponibili di serie su tutte le vetture presenti sul mercato obbligatoriamente. Anche le norme dei crash test si stanno adeguando al trend, inasprendo controlli ed omologazioni. La Commissione Europea ha trovano un’intesa su un nuovo regolamento atto ad aumentare la sicurezza sulle strade di tutto il Vecchio Continente. Al momento non è stata confermata dal Parlamento europeo, ma gli obiettivi sono quelli di applicare questo protocollo entro e non oltre la fine dell’anno in corso. Cosa sono realmente gli Adas , a cosa servono e soprattutto quanto aiuteranno il driver alla guida?
Sono una trentina le dotazioni previste da questo neo regolamento, a partire dalla frenata automatica d’emergenza, il mantenimento della corsia ed il monitoraggio del livello di attenzione del conducente. Non mancano anche altri sistemi, come il riconoscimento dei segnali stradali, la limitazione della velocità oppure il segnale d’arresto d’emergenza. Tra le dotazioni introdotte dal nuovo regolamento, gli Adas potrebbero comprendere anche una scatola nera con dei sensori sulle vetture, grazie ai quali potranno essere immagazzinate alcune informazioni, prima di un potenziale incidente stradale. Questa obbligatorietà con conseguente introduzione di serie di tali sistemi di sicurezza è scaturita dalla necessità impellente di ridurre al minimo gli incidenti stradali. E’ stato stimato che dotando tutte le vetture di sistemi Adas sarà possibile prevenire circa 25.000 morti e oltre 140.000 feriti sulle strade dell’ Unione Europea tra il 2022 ed il 2038.
Per quanto riguarda le norme restrittive riguardanti i crash test, le vetture per superare l’esame dovranno sottoporsi a nuove prove con impatti laterali ed anteriori. L’ultima sostanziali novità è che gli Adas dovranno essere obbligatori non solo per tutte le nuove vetture omologate da maggio 2022, ma anche le vetture già in commercio dovranno dotarsi di tali sistemi obbligatori e avranno due anni di tempo per completare la pratica.
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