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Parcheggio autonomo , addio stress in aeroporto

24 Aprile 2019

La guida autonoma è la realtà più gettonata del momento e viene impiegata in ambito automotive non solo per chi deve spostarsi sulle strade del pianeta per raggiungere un luogo lontano da casa, ma anche per quel che riguarda il parcheggio autonomo . Le sperimentazioni sono sempre più attive e interessano tutto il pianeta, ma sicuramente le due città che maggiormente si prestano a questa novità sono Lione e Londra, presso i rispettivi aeroporti di Saint Exupèry e Gatwick. Per quanto riguarda il parcheggio autonomo di Lione è ormai una realtà consolidata e già abbondantemente rodata, mentre per la Gatwick londinese (aeroporto a pista singola più trafficato al mondo) i collaudi inizieranno entro questo mese e termineranno ad agosto. Il parcheggio autonomo dello scalo francese è gestito interamente da Vinci Airports e grazie alle loro innovazioni la guida autonoma è sempre più vicina, anche se attualmente limitata ad un sito di parcheggio autonomo e totalmente automatizzato. Il parcheggio in questione avviene per mezzo di robot parcheggiatori . Il sistema funziona in modo piuttosto semplice. I passeggeri che vanno in aeroporto in auto lasciano la propria vettura in un piazzale antistante il parcheggio in un box dove il carrello-robot, denominato “Stan”, si fisserà delicatamente alle ruote del veicolo per trainarlo verso un parcheggio selezionato grazie ad un avanzato sistema Gps studiato per uso militare. Il parcheggio autonomo garantisce in questo modo una velocizzazione del processo di sosta del veicolo, uno snellimento delle potenziali code e una corretta distribuzione delle auto all’interno delle aeree preposte.  Inoltre secondo la società che gestisce questo importante progetto, la Gatwick Airport Limited, ci sarà un incremento dei parcheggi intra-portuali notevole ( da sei mila a 8.500 posti auto). Per non parlare dell’impatto ambientale. “Stan” il robot deputato al parcheggio autonomo è gestito da un propulsore full electric e questo gli garantisce di abbattere notevolmente l’inquinamento che avrebbero prodotto tutti i veicoli in transito nel parcheggio.

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