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Auto Diesel: perché acquistarle

31 Maggio 2018

motore diesel

AUTO DIESEL SOTTO ACCUSA: PERCHÉ CONTINUARE AD ACQUISTARLE

La preoccupazione per le auto diesel è sempre maggiore e chi deve cambiare auto si trova spaesato, sommerso dai dubbi e interrogativi circa la motorizzazione da scegliere. Ma le voci che corrono sul diesel sono per lo più legende metropolitane, allarmismi, e in quest’articolo cercheremo di fare luce sulla situazione.

QUAL E’ IL PROBLEMA REALE

In Italia ci sono ancora in circolazione ben 2 milioni di Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, che hanno livelli di emissioni dieci volte più inquinanti di un Euro 6[1]. Le auto diesel vengono incolpate di produrre maggiore particolato e ossido d’azoto, sostanze dannose per la salute umana. Un articolo pubblicato da Paul Nieuwenhuis, codirettore della Electric Vehicle Centre of Excellence dell’Università di Cardiff, su The Conversation ritiene che il problema sia soprattutto nei sistemi di filtraggio, nella necessità di maggiore manutenzione per i filtri dei motori diesel e nella necessità, tra l’altro, di aggiungere composti a base di urea, mentre i filtri delle auto a benzina riescono a regolarsi da soli. Nieuvenhuis conclude che per le auto diesel nuove, realizzate con moderni sistemi di controllo, le emissioni possano essere comparabili a quelle delle auto a benzina[2]. Malgrado la spinta che le varie aziende automobilistiche hanno dato e danno per svecchiare il parco auto italiano, il problema persiste, e questo desta la preoccupazione nei grandi centri urbani, che come soluzione bloccano la circolazione per le diesel.

 

UNA GUERRA INGIUSTA

Oggi un’auto diesel Euro 6 ha dei livelli di emissioni di particolato bassissimi, minori di un motore a benzina, come ha dimostrato una ricerca pubblicata da Scientific Report firmata da un gruppo di ricercatori di vari istituti europei, compreso il Centro Ispra di Varese[3]. Enrico De Vita, editorialista di Automoto.it, laureato in ingegneria meccanica, e che ha lavorato per otto anni nell’industria dell’auto e della moto, afferma che: “La contribuzione del diesel alle polveri è molto bassa. A Milano oggi il totale delle polveri nell’aria è nettamente inferiore al 1968, quando non c’erano motori diesel. Quindi vuol dire che la metà del parco attuale, che è formato da diesel, ha prodotto un miglioramento gigantesco”[4]. Le nuove auto diesel, prima con il common rail e poi con il filtro anti-particolato, hanno ridotto le emissioni di sostanze nocive e di polveri sottili, stando entro il limite di 0.005 gr/Km[5].

 

[1] https://www.dealerlink.it/futuro-del-diesel-non-inquina/

[2] http://www.lastampa.it/2018/03/01/italia/i-motori-diesel-inquinano-davvero-di-pi-fh5FdEM7Yu1g2iyafhlzoN/pagina.html

[3] our results show that whether gasoline or diesel cars are more polluting depends on the pollutant in question, i.e. that diesel cars are not necessarily worse polluters than gasoline cars.  TY  – JOUR

AU  – Platt, S. M.- 2017/07/13 TI  – Gasoline cars produce more carbonaceous particulate matter than modern filter-equipped diesel cars JO  – Scientific Reports SP  – 4926, VL  – 7, IS  – 1, SN  – 2045-2322, UR https://doi.org/10.1038/s41598-017-03714-9, DO  – 10.1038/s41598-017-03714-9 ID  – Platt2017 ER  – https://www.nature.com/articles/s41598-017-03714-9

[4] https://www.dealerlink.it/futuro-del-diesel-non-inquina/

[5] http://www.ilsole24ore.com/art/motori/2018-02-26/diesel-addio-e-davvero-vicino-probabilmente-no-183919.shtml?uuid=AEKwZH7D

 

LA SITUAZIONE ITALIANA

Nel mercato italiano nel 2017 le nuove immatricolazioni di auto diesel sono cresciute del 3,8% anche grazie ad una politica di generosi incentivi adottata dai costruttori e da un prezzo del gasolio generalmente più conveniente rispetto alla benzina[1]. Il diesel continua ad essere più conveniente sia dal punto di vista delle prestazioni che dei costi: bloccare le diesel provocherebbe un “effetto Cuba”, con tante auto vecchie tenute in vita, non considerando i problemi che una tale scelta creerebbe peri mezzi pesanti.

 

NUOVA VITA PER IL DIESEL

Le nuove ricerche sul diesel stanno aprendo nuovi panorami in cui il diesel continua ad essere protagonista della strada, basti pensare al nuovo sistema studiato dall’università britannica di Loughborough, il sistema ACCT (ammonia creation and conversion technology), che taglia in maniera netta le emissioni di NOx. L’ACCT riprende il sistema del trattamento dei gas di scarico degli Euro 6, il sistema SRC, e lo migliora: mentre quest’ultimo lavora con i gas di scarico molto caldi, e quindi è l’ideale per le lunghe percorrenze, l’ACCT funziona anche a basse temperature, grazie all’additivo AdBlue che viene pre-convertito, in una camera stagna integrata nel sistema di trattamento dell’auto, in un additivo a maggior concentrazione di ammoniaca[2]. L’ADBlue è composto di urea, e converte gli ossidi di azoto (NOx) in molecole di azoto e acqua rendendoli innocui per l’ambiente.

QUINDI…

È impensabile l’idea di una scomparsa a breve giro del diesel, perché le case automobilistiche stanno continuando a svolgere ricerche per produrre motori sempre più puliti e performanti, come soluzioni alternative alle benzina, alle elettriche e alle ibride.

 

[1] https://www.automobile.it/magazine/in-primo-piano/blocco-auto-diesel-2020-3388

[2] https://it.motor1.com/news/236975/auto-diesel-futuro-pulito/